Sfiorarsi
Ricordo che l’anno scorso conclusi l’ultima lezione del semestre in NABA con la netta sensazione di avere imparato molto. Lo dico fuor di retorica. La partecipazione degli studenti è per me uno degli elementi fondamentali di questa esperienza, senza la quale l’insegnamento - specie a distanza - mi risulta ostico e farraginoso. Disponendo evidentemente di altre energie come di un’altra sicurezza nelle mie capacità, lo scorso anno ero riuscito a coinvolgere maggiormente gli studenti, che si erano sentiti spronati a dibattere, a proporre, ad aggiungere il loro al percorso insieme. Insegnare era una boccata d’ossigeno. Stancante, certo, ma ricordo di avere bruciato per quelle lezioni. Quest’anno invece, complice la stanchezza, la confusione data dai molti cambiamenti, la distanza (perchè seppur digitale, un remoto da Milano o da Berlino la sua differenza la fa), le lezioni del giovedì mattina le ho patite. Pur assumendomene in molta parte la colpa, c’è anche un fattore di alchimia da tenere in conto: certe classi funzionano meglio di altre, è un fatto che ho potuto appurare in questi quasi cinque anni di insegnamento. Fatto sta che dagli studenti è arrivato poco e ho dovuto rincorrere con molta fatica la loro attenzione. Quando oggi ho abbassato lo schermo del computer per l’ultima volta (mancano soltanto gli appelli d’esame tra un paio di settimane) ho tirato un sospiro di sollievo del quale mi sono un po’ vergognato. Certo, da alcuni studenti sono venuti lavori eccellenti, ma nel complesso era palpabile, da entrambi i lati, una certa frustrazione. È un peccato trovarsi a non godere dello scambio su materie tanto affascinanti come la nostra. Il marketing culturale si apre, per sua natura, su ampi orizzonti: i linguaggi di consumo spaziano dal prodotto al servizio, in ambiti che vivono appieno il nostro tempo e i cui codici aiutano spesso a decifrare. Spero che il prossimo autunno, se me ne verrà data nuovamente l’occasione, sarò e saremo in grado di ristabilire quell’incontro che tanto può giovare a entrambi. Nel frattempo, in bocca al lupo per gli esami.
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