Sei arrabbiato, lo so

Si deve essere fumato qualcosa di eccezionalmente buono, Roberto Saviano, quando - in preda a una condivisibilissima frustrazione - ha scritto il suo ultimo post su Instagram. Un contenuto che sembrerebbe redatto a dir poco di getto, se non fosse perfino corredato da un’articolata illustrazione. “I social hanno ucciso la democrazia”, il titolo. Riassumo in una frase: senza regole sui social media, la democrazia è compromessa: le piattaforme manipolano l’attenzione e favoriscono superficialità e polarizzazione, mentre la mancanza di trasparenza e controllo su big tech ha contribuito a una società sempre più disinformata e consumista. Un pensierino da medie, insomma. Secondo Saviano, Trump sarebbe frutto dei social media. Non di un presidente uscente che a stento si regge in piedi e che ha ceduto il posto alla sua vice (già percepita debole in partenza) a un paio di mesi dalle elezioni. Ad esempio. Non di una classe media che si è sentita tradita dai democratici, vivendo per il 60% senza potere di risparmio, tirando a campare di fine mese in fine mese. Ad esempio.

Saviano getta le colpe dei mali del mondo addosso ai social (scrivendolo sui social, peraltro), come farebbe mio nonno, mettendosi a litigare con ognuno dei suoi commentatori, ricoprendosi vicendevolmente di improperi. Insomma, non uno spettacolo degno dell’intellettuale che è Saviano.

Ma poi perché la democrazia sarebbe stata uccisa? Trump ha proprio vinto - e di pezza. È cresciuto in quasi ogni Stato dalla sua precedente elezione e per giunta in ogni segmento della popolazione.

Dire che i social hanno creato Trump sarebbe come dire che le birrerie hanno creato Hitler. Si tratta di negare completamente i contesti storici e limitarsi a incolpare il medium.

Trump è stato eletto, senza trucco e senza inganno, da un popolo ignorante ed egoista, quale per altro è sempre stato. Noi abbiamo avuto vent’anni di Berlusconi: la tivù aveva ucciso la democrazia in Italia?

Durante la primavera araba decantammo tutti il potere democratico dei social, prevedendo un futuro luminoso per l’uso che se ne sarebbe potuto fare da parte dei popoli oppressi di tutto il mondo. Senza i social non ci sarebbe stato il moto di indignazione e di estrema vicinanza che si è verificato verso i popoli ucraino e palestinese.

Perché appena l’uso che viene fatto di un mezzo non corrisponde alle nostre aspettative, attaccare il mezzo? Manco il cane, picchiato col bastone, se la prende col bastone.

Saviano è arrabbiato. Lo capisco. Ma l’uso scriteriato dei social media, questa volta, l’ha fatto lui. Oltretutto non mi sembra che gli manchino le piattaforme - analogiche - per continuare la sua battaglia contro i social media. Altrimenti pare strano lamentarsi del cambiamento climatico dal finestrino di un suv.

parole: 445

Indietro
Indietro

Va visto?

Avanti
Avanti

2