Se tutto è perduto

Si stima che Stonehenge sia stata eretta tra il 3100 a.C. e il 1600 a.C. Di fatto questa costruzione è sopravvissuta, letteralmente, a tutto. Ma proprio a tutto, dai cataclismi ambientali a quelli generati dall’Uomo. A tutto davvero. Fino a oggi.

Il messaggio di Just Stop Oil, come di Ultima Generazione, sembra essere che, siccome la Terra a breve sarà invivibile, i suoi attivisti sono pronti a sacrificare qualsiasi cosa: nulla è sacro di fronte alla distruzione della vita su questo pianeta, non l’arte, non i monumenti.

Epperò, mi vien da dire, tutto è sacrificabile ai loro occhi, purché sia inanimato. Perché quelli che - a loro stessa detta - sono i responsabili della catastrofe climatica, continuano a vivere le loro esistenze sereni, lontani dalle dimostrazioni di Ultima Generazione. Continua a sfuggirmi come mai scelgano di imbrattare Stonehenge e la Gioconda invece che, ad esempio, rapire l’Amministratore Delegato di Eni. Infondo, se tutto è perso, no? Se tutto è perduto, perché non colpire i veri - impuniti - responsabili diretti della crisi climatica? Questo prendersela continuamente con i comuni cittadini e con le opere d’arte, alla lunga, mi da l’idea che loro stessi, infondo, alla fine del mondo ci credano pochino. La scusa della protesta non violenta non me la bevo. Troverei meno violento un attentato al CEO di Shell che il danneggiamento della Venere di Botticelli. Fuor di iperbole.

Mi pare che sia giunto il momento, per organizzazioni come Ultima Generazione e Extinction Rebellion di alzare l’asticella. Mi ripeto: alla lunga riescono soltanto ad allontanare anche quelli che, come me, sposano le loro stesse cause. Alzando la posta in gioco, invece. Potrebbero almeno riuscire a dimostrare di credere, loro per primi, all’imminenza della catastrofe.

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