Corsa al centro della terra

Non è la pioggia. È il diluvio. Correre sotto la pioggia è una seccatura, non ci si bagna abbastanza e si prende freddo. Correre schiacciato da un muro d’acqua è invece una sensazione tutta diversa. Mi riconnette con la gravità, le gambe spingono verso il centro della terra e tutto è acqua e asfalto e rumore. È un po’ uno sport a parte, segue regole tutte sue, non assomiglia a quello che faccio tutti gli altri giorni. È libertà assoluta. Correre sotto il diluvio è come correre nudi. Tutto intorno a te si svuota e mentre il mondo cerca riparo, tu cerchi la pioggia e il cielo nero. Capiterà una manciata di giorni all’anno, ma quando succede mi riempie ancora di quella sensazione di gioia sconfinata che provavo soltanto quando ero bambino e mi tuffavo nelle pozzanghere. Perché infondo è quella roba lì. E non me la può togliere nessuno.

parole: 150

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