Rimandata

Hanno voglia a dir male dei giovani: pensa la maturità, a diciannove anni, di perdere e di definirlo comunque “il più bel giorno della mia vita”. Per lei rappresentare il proprio Paese e arrivare quarta - sapendo che ha difronte tanti anni per migliorarsi e crescere come atleta - è la soddisfazione più grande, tanto da trattenere a stento le lacrime. Cosa c’è di più “maturo”?

Nel minuto scarso di intervista e di commento in studio, c’è tutto l’incolmabile abisso che divide due modi di pensare diametralmente opposti: da un lato il percorso, dall’altro la performance. È chiaro chi vince e chi perde. Per la Pilato la medaglia è soltanto rimandata. La Di Francisca, invece, può averne la bacheca piena, ma evidentemente non sa che farsene. Uno rappresenta il vero spirito olimpico, l’altro è soltanto un numero. Scintillante, ma pur sempre un numero.

parole: 144

Indietro
Indietro

Che mondo avete visto

Avanti
Avanti

Piacevole