Piacevole

In oltre due anni la corsa non mi è risultata semplice. Mai. La mia speranza, quando avevo cominciato, era di prendere presto un ritmo, che il mio corpo in qualche modo si adattasse allo sforzo, che la corsa - prima o dopo - sarebbe diventata piacevole. Ecco: la corsa non è piacevole. Dopo due anni, correre rimane per me un’attività durissima, sfiancante, che continua a portarmi al limite della sopportazione fisica. Correre, in definitiva - e lo dico con immenso affetto - fa schifo.

Quando avevo cominciato mi ero fatto l’idea che il mio corpo non fosse fatto per correre. Coi miei fianchi larghi, il mio fiato corto, le mie gambe pesanti. Un celebre aforisma - il cui contenuto non soltanto è falso, ma che viene attribuito erroneamente ad Einstein - recita: ”La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso.” Ecco, io mi sentivo e mi sento tuttora così: inadatto alla corsa per conformazione fisica, eppure - sa il signore come - corro lo stesso.

parole: 181

Indietro
Indietro

Rimandata

Avanti
Avanti

Libera estate