Onorevoli cazzate
Menare nazisti è onorevole. Ci vogliono le palle per prendere, andare all’estero con un manganello nello zaino e menare un nazista. Un nazista ungherese. Ammesso che lo abbia fatto. Non sarà un’esempio di democrazia, ma è sacrosanto. È un gesto che merita rispetto e stima. Però è anche vero che uno che prende, va all’estero con un manganello nello zaino per opporsi a una manifestazione di nazisti - ungheresi - deve sapere che incorre a dei rischi. Non essendo legale menare nazisti. Non dovrebbe nemmeno essere legare essere nazisti, dico io, ma menarli, ecco, semplicemente non si può fare. Dunque ti arrestano. Che tu l’abbia fatto o no, eri lì, il manganello addosso ce lo avevi. Tanto per cominciare non vorrei l’aiuto di un governo che reputo fascista. Parlo del nostro. Vieterei a mio padre anche solo di parlarci con un governo, il nostro, che reputo fascista. Se sono uno che va fino in Ungheria per menarli, i fascisti, poi non accetterei mani tese (in tutti i sensi) dai nostri. Questo per cominciare. Ti sei immolata per una causa che reputi giusta, venire messa agli arresti dal governo di Orban dovrebbe essere una medaglia sul petto. E invece vuoi tornare in Italia, dai fascisti - i nostri - dove sulle carceri, ecco, non ci dovremmo nemmeno provare a dare lezioni agli altri, se non giusto alla Libia. Ma proprio vogliono portarmi a marcire nelle carceri italiane, sai che gusto (un suicidio ogni 60 ore), e allora che fanno? Mi candidano alle europee. Già nessuno ci crede più al voto. Già nessuno vota proprio più. E in questa crisi senza precedenti della democrazia partecipativa occidentale, Sinistra e Verdi decidono di giocarsi il tutto per tutto e, pur di riportarmi a casa, mi candidano alle europee. Le elezioni che già godono dell’affluenza più bassa nella storia delle affluenze. Un’Europa debole, ammaccata, stanca, che necessiterebbe soltanto di una nuova spinta, di volti veri, figure con uno storico di battaglie per l’Unione, per i diritti, per la democrazia, con una credibilità istituzionale. Perché di questo avrebbe bisogno questa povera Europa: di credibilità. Noi, invece, candidiamo la Salis. Non come provocazione. Proprio la candidiamo convinti. Che se è innocente abbiamo candidato una che girava con un manganello nello zaino. Se è colpevole, invece, abbiamo candidato una che mena nazisti. Che è un gesto onorevole, l’ho detto, ma ci sarà una differenza tra compiere un’azione onorevole (ma illegale) e diventarlo, un'Onorevole? Come speriamo di risollevare la credibilità delle istituzioni? Come intendiamo riavvicinare gli elettori alla politica? Così, temo, no. Non me, per lo meno. Che davvero non ho più idea di chi votare. Ce la mettono tutta a sfilarmi il terreno da sotto i piedi. Fun fact: il PD aveva provato a candidarla prima di Fratoianni. Lei ha rifiutato. Non solo stavano per fare una cazzata, ma si sono presi pure la porta in faccia. Ci sarebbe da ridere. Ma non c'è più niente di divertente.
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