Niente di meno

Da quando è nato, questo è stato il primo pomeriggio di vacanza che ci ha visti da soli, insieme. Lo abbiamo percepito entrambi che si trattava di qualcosa di eccezionale. Abbiamo trascorso alcune ore tra bagni in mare, castelli di sabbia e passeggiate sul bagnasciuga; mi cercava con le manine, con lo sguardo, con tutto il corpo, mi abbracciava continuamente, mi riempiva di baci. Mi sono emozionato, ci siamo emozionati.

In quasi due anni, il tempo insieme mi è sfuggito tra le dita delle mani. Il tempo vero, non quello dei bagnetti e delle fiabe a letto. Non un tempo di routine, ma di eccezionalità. Un tempo che, me ne dimentico troppo spesso, non tornerà mai più. Mi ha preso la gola, mi ha preso lo stomaco. Ho già nostalgia di momenti come questi e del tempo che non gli ho dedicato e che, invece, merita. Merita tutto, questo bambino. L’acqua salata sulle labbra, i capelli bagnati stesi ad asciugare sulle mie spalle. Il vento sul viso, i piedi levati in volo. Niente di meno.

parole: 175

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Finché durano

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Ma quale America