New Work :)

Nella mia pur breve carriera ho capito una cosa - se qualcosa ho capito - ed è il valore del sorriso. Sorridere, sul lavoro, specialmente quando si ricoprono ruoli di responsabilità, in cui ragazze e ragazzi più giovani guardano a te con un certo rispetto e un naturale timore, può fare tutta la differenza tra un buon rendimento e uno mediocre. Lo so che può suonare come vuota retorica, ma vedo i risultati di questo semplice - semplicissimo - accorgimento ogni giorno, come vedo i risvolti di chi questa politica non l’adotta, con risvolti sfavorevoli.

Mettendo a proprio agio le persone si ottiene tanto, tanto di più. Che non vuol dire diventare amici: si può rispettare una gerarchia sorridendo, potendosi poi permettere di riprendere le persone a fronte di eventuali sbagli.

Se il cosiddetto “New Work” si concentrasse, oltre ai giusti benefit a tutela della salute mentale, come il lavoro da remoto e la tutela dell’equilibrio tra lavoro e vita privata, ecco se prevedesse anche una certa educazione al sorriso, sono certo, influirebbe sul benessere della lavoratrice e del lavoratore più di una settimana aggiuntiva di ferie.

Lo pongo dunque come quesito: “Preferiresti avere un capo che ti mette a tuo agio e che è capace di sorridere, ogni giorno, per incoraggiarti, oppure sceglieresti cinque giorni in più di ferie all’anno?”

Sono davvero curioso. E lo dico col sorriso :)

parole: 230

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In silenzio, sul tetto di Milano

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Speculazioni su un tuffo (quasi) perfetto