La nostra età
Pensare che allora aveva la nostra età di adesso è ciò che più colpisce. Guardare quelle foto di classe e ancora faticare a riconoscere il giovane uomo in quella figura autorevole a margine del gruppo.
Pensare che oggi scompare “così giovane”, calcolando che se giovane scompare oggi, allora al tempo doveva avere, sì, 34 anni. La nostra età.
Scindere il professore dall’uomo, quanto può essere difficile da ragazzi. Pensare che quello davanti a te, che ti misura, che ti giudica, che ti insegna, possa avere le paure di un giovane uomo, provare le gioie di un giovane uomo, soffrire delle insicurezze di ogni giovane uomo.
Forse allora anche quei giudizi sarebbero pesati meno, avrebbero ferito meno. Forse sarebbero valsi alla funzione cui effettivamente avrebbero dovuto assolvere: educare, invece che soppesare, guidare invece che affossare.
Ma chi ci pensava allora.
Non gliel’abbiamo resa facile. Ad avere saputo che non si trattava di altri che di noi. Nient’altro che noi.
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