La corsa e tutto il resto

Ancora meno di un mese alla maratona del Chianti e non sono minimamente pronto. Dopo quasi due anni da quando ho iniziato a correre, il mio corpo ancora mi stupisce, cambiando carattere repentinamente come un bambino viziato. Una commistione tra un approccio mentale in continuo sviluppo e il corpo che si adegua con troppa rapidità a tragitti abituali. Ora più che mai capisco la necessità di quelle tabelle di allenamento che tutti i podisti più esperti di me non hanno mai mancato di raccomandarmi. Il corpo ha bisogno di variazioni per rafforzarsi. La routine non fa che alzare lievemente l’asticella su uno standard che le gambe presto danno per assodato. Ma questo non aiuta quando difronte si propone una sfida fuori dall’ordinario.

Vale per la corsa. Ma vale anche per tutto il resto. Come volevasi dimostrare.

parole: 136

Indietro
Indietro

Il calabrone, l’intelligenza artificiale e noi

Avanti
Avanti

Capricci