Il principiante
Certe volte, ad esempio nel lavoro, è bello sentirsi esperti. Riconoscere nello sguardo degli altri una certa ammirazione per le tue competenze, per la tua esperienza. Altre, trovo, è eccitante sentirsi principianti. Talvolta mi trovo a provare vero e proprio piacere nell’essere insieme a persone che ne sanno molto più di me su una determinata materia. Ho sempre ammirato la competenza altrui, senza tuttavia sentirmi troppo piccolo nella mia ignoranza, ma anzi ammaliato dal sapere di chi sa più di me. Una volta a Roma ho accompagnato un amico studente di medicina a un convegno di chirurgia interna (credo, poi chissà). Per oltre un’ora non ho capito che gli articoli e i verbi - manco tutti - e poco più, ma trovavo eccitante guardare tutti quegli sguardi concentratissimi intorno a me, i capoccioni annuire, le mani prendere rapidi appunti.
Similarmente oggi, ritirando la pettorina per la mia prima maratona di trail, ho provato dei brividi di eccitazione nel sentirmi il novellino, il neofita, con i fianchi più larghi degli altri, l’attrezzatura meno tecnica, i polpacci meno nerboruti. Fare qualcosa che non ho mai fatto prima, in mezzo a persone che lo hanno già fatto.
Per questo mi sono concesso un semplice e unico obiettivo: non arrivare ultimo. Chiedo troppo?
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