E poi piove

Ora tu pensa organizzare non tutte le Olimpiadi, ma soltanto la cerimonia di apertura. Bella l’idea delle chiatte di squadra sulla Senna, ma immagina logisticamente cosa ha comportato: dove hanno imbarcato gli atleti? Come sono arrivati gli atleti all’imbarco? E una volta sbarcati? Anche soltanto il trasporto, a Parigi, per migliaia di atleti, quante notti insonni può avere procurato? Quanti burnout? Si fa in fretta a vincere la gara con un bel render, ma immagina poi metterlo in atto. Tutti gli occhi del mondo puntati addosso per l’evento sportivo globale per eccellenza, che non soltanto ha luogo ogni quattro anni, ma che nella tua città - puoi soltanto sperarlo - verrà organizzato non più di un paio di volte ogni secolo. E tu hai lì poco poco Celine Dion e Lady Gaga che cantano, ma poi anche i capi di stato di mezzo mondo in tribuna. E le minacce terroristiche? Ci hai pensato? Certo, ci pensano la polizia e i servizi segreti, ma quelli poi vengono a chiedere conto a te della messa in sicurezza dell’impianto. 

Ora tu, davvero, pensa organizzare la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi di Parigi. Pensaci bene. E poi aggiungici questo piccolo elemento: piove. 

Ho reso l’idea? 

parole: 200

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Libera estate

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Finché durano