È la corsa, bellezza

É stata una settimana devastante, ci sono quattro gradi sotto zero, é buio, i marciapiedi sono ghiacciati e devo ancora mettere a letto il bambino. Piuttosto che andare a correre stasera mi taglierei le gambe. Ma andrò a correre lo stesso. É un po‘ tutta lì la faccenda: meno te la senti, più é doveroso uscire. Mi obbliga qualcuno? Nossignore. Questa regola sta scritta da qualche parte? Manco per sogno. E poi parlano endocannabinoidi. Macché. Nessuna formula può spiegare questa follia. È tutto cuore, è tutta pancia, è tutto una forma malata di disciplina, è tutto nelle gambe, che non pensano, sono gambe. Se pensassero si fermerebbero. Ma non si fermano.

È la corsa, bellezza. E nessuno può fermarci. No, nemmeno stasera. Nemmeno in questo gelido, buio, esausto venerdì sera.

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