Il raggio di sole perfetto (non esiste)
Nel suo “Let my people go surfing”, Yvon Chouinard racconta di come i primi headquarters di Patagonia a Ventura (California) avessero la regola che, in giornate dalle onde perfette, ai dipendenti fosse consentito andare a fare surf. Uno di quegli aneddoti leggendari da storia del marketing che spopolano su LinkedIn. Sarebbe da domandarsi quanto fossero frequenti le giornate con onde perfette: probabilmente oggi non avremmo il brand Patagonia.
Ben più rari delle onde californiane sono invece i raggi di sole a Berlino nei mesi invernali. Roba che quando ne vedi uno, davvero non puoi non notarlo. Proprio te ne accorgi, dici: “quello è un raggio di sole”. Ecco, vorrei lavorare per un’azienda visionaria che dicesse “da fine ottobre a metà aprile - tipo - al primo raggio di sole cade la penna e si va tutti a fare pupazzi di neve.” Ammesso che il raggio di sole duri abbastanza a lungo, il tempo di infilarsi la giacca.
Oggi c'è stato un momento così. Ero in call con altri colleghi di stanza a Berlino e ognuno di noi d’un tratto è stato accarezzato dai raggi del sole. Nessuno ha detto niente, ma tutti lo abbiamo notato, i volti si sono rasserenati e poi si sono velati di qualcosa di simile alla malinconia. Abbiamo continuato la riunione. Quando abbiamo riagganciato il sole non c’era più.
Non per niente Chouinard è nato nel Maine, mica in Brandeburgo.
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