Così semplice è l’inferno

La posa indifferente ricorda due giardinieri qualsiasi in luglio. Sotto il solleone a sgobbare con le mani tra i rovi, concedendosi giusto una sigaretta per riguadagnare la posizione eretta.

Nulla, né in loro né in ciò che li circonda, li identificherebbe come soldati. Eppure si tratta di due riservisti ucraini intenti a mettere in sicurezza una trincea.

Ancora una volta sono le immagini più semplici a ricondurmi immediatamente nella pelle di chi vive la guerra. Perché sicuramente anche io sarei più utile a scavare trincee che a imbracciare il fucile. Mi basta una vanga e qualcuno che mi dica dove scavare e quanto profondo. Così semplice è l’inferno.

Alle loro spalle, si abbronza un girasole. In attesa che la prossima zolla a saltare, sia la sua.

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