Come fanno i passeggini a Venezia?

É bizzarro come in certi momenti di nostalgia, dell’Italia non siano soltanto i luoghi in cui ho vissuto a mancarmi, ma Venezia. Al di là delle persone, ovviamente, quando mi coglie la malinconia, se chiudo gli occhi non mi trovo a Roma, a Milano o a Torino, ma a Venezia. Che avrò visitato sì numerose volte, ma che poco mi rappresenta nell’economia della mia storia personale. Venezia. Certe mattine vorrei svegliarmi a Venezia. Certe sere addormentarmici. Talmente unica da risultare irreale, così travolgente per tutti i sensi. Probabilmente la città più diversa da Berlino, sotto ogni aspetto - forse proprio per questo oggetto dei miei desideri malinconici. Anche ieri notte ho sognato Venezia. Correvo sui suoi marmi umidi, da solo, al crepuscolo, affaticandomi su e giù dai ponti, ascoltando il silenzioso sciabordare delle chiglie contro le paline. Certi tramonti veneziani. Certi colori continuano a travolgerti a lungo, a tradimento, quando abbandoni casa. Non molto comoda però col passeggino, va detto. Quello nel sogno non c’era.

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