Come dovrebbe essere

Fa una cosa semplicissima Lórem (come Lorem Ipsum, il segnaposto più celebre al mondo): prende una cosa rotta, vecchia, o comunque abbandonata - immondizia spesso - e le da un valore. Gira per Parigi e per la Francia accodandosi allo stile, sia per tratto sia per filosofia, di Keith Haring, con i suoi pennarelli colorati alla ricerca di oggetti lasciati in strada da rivitalizzare. Vecchi mobili, quadri, specchi anneriti, un frigo, una porta. Avanzi cenciosi che quotidianamente cospargono l’arredo urbano di mestizia, improvvisamente opere d’arte da portarsi gratuitamente a casa.

Come i raccoglitori ambulanti di vuoti in Germania, che dalle nostre bottiglie ricavano qualche centesimo di deposito. O, più propriamente, come l’arte giapponese del kintsugi, che prevede il rammendo dorato di tazzine da tè rotte. Trovare il valore dove il valore non c’è (più), fornendo anche un prezioso servizio alla comunità. È la massima espressione di ciò che un artista dovrebbe rappresentare: estatica e impegno civico.

Sono ghirigori, niente di più, nulla che gli richieda più di una manciata di secondi, ma bastano a restituire colore e voglia di portarsi via quell’avanzo. “Servez vous” scrive su un cartello che posiziona al fianco della nuova opera, perché l’arte è di tutti e libera. Naturalmente Lórem non vive di questa attività piratesca, è un dono che fa la notte alla città e ai suoi concittadini. Arte e sostenibilità, competenza e passione. A disposizione di tutti. Come dovrebbe essere.

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