4.500€ di sogni su quattro ruote

Sarà che io a scuola per tutte le elementari ci sono andato su una vecchia due cavalli. Era un’esperienza sensoriale a trecentosessanta gradi, dal singhiozzo rauco del motore agli schiocchi delle frecce, dal profumo del cuoio all’odore di benzina. Alcuni dei ricordi più belli della mia infanzia li conservo da quelle mattine con mamma, quando avviandoci verso il parcheggio di via Pagano ci domandavamo se l’avremmo trovata tutta intera, se ci avessero succhiato via la benzina dal serbatoio o se ci avessero rubato uno dei due “occhioni”, i grandi fari abbarbicati ai margini del cofano. Sarà per quella due cavalli, ma quando oggi sono passato difronte all’annuncio esposto sul finestrino del guidatore, un brividino mi ha attraversato la spina dorsale.

È una legge del 2016 che permette di guidare veicoli ricondizionati dalla polizia, ambulanze e dai vigili del fuoco: basta chiaramente rimuovere sirene, scritte e catarifrangenti d’ordinanza. Berlino pullula di questi fatiscenti e romantici rottami, adibiti - generalmente da fricchettoni - ad abitazioni di fortuna. Mannaggia a me e rimannaggia a me, se avessi una patente manco gliene avrei parlato, per 4.500€ mi sarei presentato semplicemente a casa con le chiavi in mano e col camion parcheggiato sul vialetto. E invece - mannaggia a me.

Per interi minuti ho sognato viaggi meravigliosi, noi quattro su quel camion dei pompieri, rosso porpora, ad addormentarci sul tetto la notte sotto il cielo stellato, a lanciarci verso il Mare del Nord o attraversare le Alpi sotto la neve, fare il nostro ingresso a Milano con i bimbi che ci puntano il dito per strada. Cose così.

“Che macchina hanno i tuoi?” “Un’Audi e i tuoi?” “Una Mercedes e i tuoi?” “Noi abbiamo un camion dei pompieri,” direbbe col sorriso furbo di chi ha appena calato la carta che mette a tacere la sala. “Un camion dei pompieri vero.”

Game, set, match. “Se mio padre avesse la patente.” Già.

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