Cani e porci

Matteo Salvini riesce letteralmente a rivoltarmi lo stomaco. E ripeto: letteralmente. Certe sue esternazioni hanno il potere di causarmi una nausea incontrollabile.

Che un ministro della Repubblica si esprima sui migranti riferendosi a “cani e porci” mi fa vergognare della mia cittadinanza. E l’orgoglio che provo per il mio Paese è perlopiù incrollabile.

Ma ecco, quando parla quell’idiota di Salvini, confesso di vacillare. Meloni? Furba e pericolosa. Calderoli? Un involuto. Lollobrigida? Il re degli stupidi. Ma Salvini; Salvini mi manda ai pazzi, tronfio e cattivo, ignorante e sciatto, questo miracolato riesce a calcare la scena pubblica da vent’anni, anche ricavandosi spazi eccellenti da protagonista. Come? Lo sa il signore.

Di cani e porci io ne vedo soltanto al governo, ma il Vice Presidente del Consiglio appartiene a tutt’altra categoria: quella degli stronzi.

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