Boarding alternativi

Forse non dovrei essere proprio io, che detesto volare, a fare questo genere di osservazione. Ma non è assolutamente folle come è organizzato il boarding degli aerei? Speedy, priority, executive, business, gruppi A B C e D, poi i comuni mortali. Ma poi anche gli immortali che hanno speso di più, una volta che hanno ottenuto il “lusso” - che lusso è poi? - di salire sull’aereo per primi, una volta preso posto, se non sono seduti al finestrino, dovranno comunque rialzarsi e fare posto al comune mortale che deve strizzarsi tra i sedili per guadagnare il suo sedile.

Dunque, due ordini di considerazioni. La prima: il vero lusso è davvero salire sul velivolo per primi? Non è invece quello di salire per ultimi? Di dormire mezz’ora in più o, quantomeno, di godersi la lounge ancora un poco? La seconda: il privilegio dovrebbe consistere nel sedere al posto corridoio, laddove l’unico criterio per il boarding dovrebbe essere quello orizzontale delle sedute: finestrino, centrale, corridoio. L’unico modo efficiente e rapido (chissà poi quanti minuti, in media, vengono persi ad alzarsi, far alzare, far risedere, sedere), che al contempo rispetta una gerarchia di pagamento.

Insomma: spendo di più per salire per ultimo ma per scendere per primo, senza dover incrociare le ginocchia col mio compagno di volo.

O sbaglio io?

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Merito e casa

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Ho cercato, talvolta, di darmi un tono