sneckdowns

che suona più come una lega professionistica di wresting; trattasi invece delle impronte lasciate dalle automobili dopo una nevicata, demarcando lo spazio effettivamente sottratto alla strada, che al contempo lascia sommerse intere porzioni di carreggiata delle quali il traffico può fare a meno. gli sneckdown mostrano efficacemente e con semplicità quanto le città siano state “over-designed” per le macchine e vengono interpretati come una sorta di segnaletica naturale dagli urbanisti più illuminati per riassegnare lo spazio in eccesso ai cittadini non motorizzati, trasformando quelle porzioni coperte dalla neve in piste ciclabili, in ampliamenti di marciapiede, restituendole ai quartieri.

l’ho trovato un metodo commovente nella sua ingenua precisione. lo snellimento del superfluo per mano delle automobili stesse, che se vogliamo si tradiscono con la loro scia, come fanno i fuggiaschi nei film. ora non vedo l’ora che nevichi per farmi un giro per milano e fare qualche foto. con tutto che a milano non nevica da anni e che l’inverno sembra ancora un miraggio. hanno pensato proprio a tutto in fiat.

parole: 170

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