prima di chiudere gli occhi

me lo immagino, questo leader sanguinario, salutare tutti, la sera, e ripiegare a casa per coricarsi. congedare le guardie del corpo, togliersi le scarpe sulla soglia e raggiungere la moglie in camera da letto, salutarla mentre questa si attarda a concludere un capitolo del libro che non ha mai il tempo di finire, spogliarsi ed entrare nella doccia. lavarsi i denti, raccontare con la bocca piena di dentifricio qualche aneddoto sulla giornata e finalmente infilarsi sotto il piumone. 

ha spazio, il cuore del leader sanguinario, per qualche attimo di ascolto? chiede a lei, come sia andata la sua di giornata? trova tempo, il cuore del leader sanguinario, per riservare un pensiero d’amore almeno per la persona con cui condivide il letto?

e sogna, il leader sanguinario? sogna città nemiche in fiamme, o piuttosto la propria in trionfo, cinta di allori? 

che strano dev’essere, l’ultimo momento della giornata di un leader sanguinario. così simile all’ultimo momento della giornata di coloro che si coricano sotto il fischio delle sue bombe. col dubbio, lo stesso per entrambi, se al mattino il sonno sarà seguito dal risveglio: infondo chiudere gli occhi e cedere alle tenebre è un atto di fiducia, lo compiamo per necessità, ma lo sa dio cosa ha in serbo per noi la notte.

parole: 212

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