l’onore delle armi

se c’è una cosa che mi manda ai matti è l’onore delle armi. quella necessità incontenibile di dire qualcosa di positivo sull’acerrimo nemico scomparso. ma se è stato un acerrimo nemico una ragione ci sarà pur stata! poi questa convenzione strana che se uno muore, comunque va detto che “nonostante tutto” si è trattato di un degno rivale. il minimo che uno può fare quando il rivale crepa - dopo una vita a combattere contro tutto ciò che questi rappresentava -  è quantomeno tacere. invece no, anche alla morte di donna assunta, la vedova almirante, l’arco costituzionale si è dovuto mostrare compatto nella contrizione. nemmeno almirante - sua moglie. il buonismo davvero. titolo: “oggi è morta una fascista” e bon, ce ne facevamo una ragione. non dico stappare una bottiglia di spumante, ma nemmeno mandare un telegramma, no? sarò cinico io. 

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