hanno finito la pandemia
da oggi si conclude, in sordina, un periodo lungo due anni sul calendario, qualche decina nei libri di storia. serviva la minaccia di una guerra mondiale per far scivolare via un giorno tanto importante e tanto atteso come se nulla fosse. io, per dire, oggi sono andato allo stadio. oggi ho fatto cose come le avrei fatte nel maggio del 2019, soltanto che le ho fatte con la mascherina (appartengo a quei pochi, temo, che la porterà ancora a lungo, se non in volto allora in tasca di sicuro). perché poi ci hanno insegnato per due anni a guardare sta curva maledetta e lei ancora lì sta. ecco il bilancio di ieri: 54.017 nuovi casi, 130 decessi. oggi, un anno fa, i decessi erano 263, i nuovi casi 12.964. prima notizia: i vaccini funzionano; seconda notizia: la pandemia non è finita, almeno per quanto mi riguarda, fino a quando muore un centinaio di persone al giorno. ah no, di notizie ce ne sono anche altre, mannaggia a voi: nessuno ha sospeso la democrazia, il green pass non ha rappresentato la fine delle vostre libertà individuali, l’obbligo vaccinale (o quello che reputavate tale) è durato il tempo di uno starnuto. insomma, un dibattito vi seppellirà. la più grossa notizia su scala globale dal 1945 ad oggi, è stata soppiantata da una notizia altrettanto rilevante e le sono bastati soltanto un paio di mesi, i virologi si sono trasformati in politologi, gli antivaccinisti in putinisti, freccero in orsini. ah e non ne siamo usciti migliori.
insomma, diciamo che il governo ha furbescamente sfruttato questo momento di distrazione per far scivolare via le norme e non gettare altra benzina sul fuoco, dal momento che si vedono in arrivo anni sempre più bui. speriamo di non dover guardare al 2020 e al 2021 con nostalgia. sarebbe il colmo.
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