ciao vado di là

c’è un vento, alle volte quassù, che pare una tempesta. il cane allora, che in quel momento - come sempre - è con noi, lentamente e a orecchie basse, si ritira nella stanza degli ospiti. e la cosa mi turba, perché agli occhi del cane, credo, stare con noi in un momento di timore dovrebbe essere la scelta più sicura. invece sceglie di ritirarsi e di dedicare alla solitudine i propri timori; l’opposto di me e di noi, almeno presumo, che preferiamo la compagnia quando abbiamo paura, che in un momento di spavento non sceglieremmo mai l’isolamento rispetto all’unirci a chiunque ci circondi.

e poi ci rimango male perché di fatto un altro messaggio implicito del cane è che non si prenderà cura di me. se davvero è spaventato, se davvero crede che ci sia un pericolo imminente, allora sta scegliendo di ritirarsi in un luogo sicuro e di lasciarmi lì, ignaro, alla mercé degli elementi.

grazie cane. il migliore amico dell’uomo.

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avete più paura voi

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la madonna e i cani