ciao david

per quelli della mia età, sassoli è una memoria d’infanzia. in casa mia si mangiava dopo il tg1 e siccome i miei arrivavano a casa proprio per il tg1, sassoli arrivava ogni giorno insieme a mamma e papà. lui raccontava cos’era successo nel mondo, loro cos’era successo a milano. poi si mangiava e il fatto che io andassi a mangiare mi faceva pensare che allo stesso momento anche david andasse a cena. 

a me quando ho letto che è morto potrei dire che è dispiaciuto, ma non sarebbe proprio la verità. c’è stato uno di quei momenti generalmente riservati ai parenti, quando il cuore in un nanosecondo ti scivola nelle mutande ricreando quella lieve sospensione del respiro che è preludio di pianto. poi non ho pianto. ma il dispiacere è stato sincero.

fino a ieri, ogni volta che qualcuno mi ha chiesto “ma allora tu chi vedresti al quirinale”, io ho sempre risposto david sassoli. che ora sia morto è una cosa che nel mio cervello ha poco senso. 

boh, direi che mi mancherai, ma non è vero. semplicemente davo per scontato che ci saresti stato ancora per un po’. e così è un peccato. sei sempre stato il mio volto gentile preferito. 

ciao david.

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