Rebâtir

È soltanto in tempi recenti che, per composizione del suo algoritmo, la piattaforma Instagram è stata derubricata da social network a social media. Proprio per quella vocazione - sempre più diffusa - che privilegia il contenuto alla comunità. E così sarebbe infatti, se non fosse per alcuni specifici esempi che potrebbero far vacillare queste certezze accademiche.

Un esempio su tutti è Rebâtir Notre-Dame de Paris, account ufficiale dell’ente pubblico incaricato del restauro della cattedrale colpita da un incendio nel 2019. Account che ha sì una propria identità visiva e pure contenuti dall’alto valore mediatico, ma il cui cuore pulsante è, innegabilmente, la comunità degli europei che intorno a questo simbolo si riconoscono e si uniscono. Il valore simbolico della ricostruzione di Notre-Dame non riunisce infatti una comunità di architetti o di restauratori (o di umarèll, come li chiameremmo a Milano), ma di europei ed europeisti - 85,3mila al momento - che unitamente gioiscono della sua rinascita. Come lo si capisce? Dai commenti, che sono incredibilmente scevri di insulti e malignerie varie ma, al contrario, si colorano di bandiere blu con le dodici stelle e di “bravo” e “magnifique” e di complimenti per l’ottimo lavoro. Un profilo ben fatto e gestito col cuore. Un profilo che parla a una comunità composta da coloro che, da qualsiasi parte del mondo provengano, riconoscono nella ricostruzione di Notre-Dame la grandezza di un continente che oggi, più che mai, deve credere in se stesso.

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