Quello che resta

La casa è ferma al momento in cui abbiamo - in modo rocambolesco - lasciato l’Italia. Conserva certi liquori comprati in quel periodo. I libri che stavo leggendo. I vestiti che indossavo. Gli articoli che ritagliavo. La legna che spaccavo. E con tutte queste cose conserva anche la persona che ero, i miei pensieri di allora, tutte le mie ansie e i miei entusiasmi.

Tornare è come visitare un piccolo museo. Ripassare le dita su questi oggetti, sfogliare questi libri, indossare questi vestiti, per ritrovare sprazzi di quella persona, già così distante.

È un privilegio possedere un luogo che ti attenda. Che aspetti il tuo ritorno soltanto per rimetterti in contatto con ciò che sei e che sei stato. Con un filo di risentimento, forse. Ma con l’emozione di una vecchia amica, felice di riabbracciarti.

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In buona compagnia

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Perfezione che non ti aspetti