La pace di Francesco
“Che pace cercate? La pace per fare quello che voi volete,” dice la celebre Contessa. Ed è la pace che ha in mente il Papa, la pace putiniana, invocando il “coraggio” di alzare bandiera bianca. Di rinunciare alla propria libertà, di cedere la propria casa all’invasore. Quella pace lì.
Io rimango fedele a Contessa, invece, che prosegue: “Ma se questo è il prezzo, lo abbiamo pagato. Nessuno più al mondo dev’essere sfruttato.” Un concetto che prima delle canzoni socialiste dovrebbe essere proprio della religione. Ma il Papa sembra distratto. E proprio parlando di coraggio, il pontefice dovrebbe guardare a coloro che hanno sacrificato tutto per respingere i russi alle porte d’Europa. Anche per noi.
La pace di cartone se la tengano in Vaticano, l’Ucraina sarà libera o occupata dal tiranno. Poi si sa, quando si tratta di dittatori, in San Pietro cascano due diottrie, infondo anche Pio XI riteneva Hitler “amico della Chiesa nella lotta al comunismo”.
E rincara la dose, Francesco: “A Gaza guerra di due irresponsabili.” Due. Sì, un irresponsabile che bombarda, e altri trentamila irresponsabili morti sotto le bombe. La vedo bigia, Santo Padre.
parole: 187