In Sangiuliano v’è di tutto. Di tutto assolutamente

Quanta Italia ci può mai stare, tutta insieme, in Gennaro Sangiuliano? Sorvoliamo sulle gaffe, ma teniamole a mente. Si innamora della regina del “wedding” (parole sue, non mie) partenopeo, si fa beccare con le dita nella marmellata, lei lo massacra sui social, una figura di merda biblica, si ritira con la moglie in un convento per pregare, si dimette, ma soltanto un momento dopo aver regalato nomine a parenti e amici, neanche 24 ore più tardi è già in Rai.

C’è più Italia in Gennaro Sangiuliano di quanta il suo grottesco involucro gli conceda. Roba che neanche i Vanzina sono riusciti a sintetizzare nelle loro patacche. L’uomo senza qualità con la biondona, le corna, il convento, le nomine, la Rai. Sembra un racconto da bar, uno sceneggiato di terz’ordine. Ma è molto peggio: è lo specchio del nostro paese.

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