mater non est disputandum

che dire, volge al termine questo 27 aprile anno del signore 2022: samantha cristoforetti è di nuovo nello spazio a bordo della spacex (azienda del signor elon musk, che soltanto un paio di giorni fa ha comprato twitter), putin minaccia ormai quotidianamente e senza giri di parole la terza guerra mondiale, a shanghai stanno fisicamente barricando i cittadini dentro casa, tale giovanni maspero è stato arrestato per 107 milioni di euro di evasione fiscale, l’inter ha perso 2-1 contro il bologna, lasciando al milan la vetta della classifica a quattro giorni dalla fine della stagione. ah e sì, la corte costituzionale ha giudicato illegittime le norme che fino ad oggi hanno automaticamente attribuito ai figli i cognomi dei padri. cosa che io non sapevo succedesse ancora. che poi, non voglio sembrare eccessivamente sbrigativo e superficiale, ma abbiamo attribuito fino ad oggi il cognome dell’unico genitore sul quale non vi è certezza. quando ci si sofferma a ragionare su queste storture della storia, davvero pare evidente quanta ingiustizia bieca e scelerata è stata imposta fino al giorno d’oggi alla maggioranza della popolazione mondiale. quanti individui sono stati identificati per tutta la vita e senza appello con il cognome di un padre magari violento o assente, perché per legge l’assegnazione avveniva in automatico. sono piccole grandi vittorie, queste, che mostrano come lentamente ma inesorabilmente anche la nostra piccola italia, nonostante gli abbrutimenti e le altre ingiustizie, prenda coscienza di un necessario cambiamento, di una indispensabile evoluzione. sì, sarà ancora illegale l’eutanasia, troppi medici ancora rifiuteranno di operare aborti, saranno anche stati bocciati disegni di legge per condannare l’omotransfobia, prostituzione e droghe leggere saranno pure illecite, saremo ancora a lungo un popolo troppo spesso bigotto e razzista, ma bisogna pure riconoscere che piccole vittorie, a poco a poco, le stiamo ottenendo e che su ognuna di queste tematiche un dibattito c’è, una mobilitazione c’è. non diamolo per scontato. si sta spegnendo questo 27 aprile anno del signore 2022, e per qualcuno, da qualche parte, la scelta della corte costituzionale avrà comportato un alleggerimento dello spirito, un sorriso amaro, una prospettiva nuova. e non è poco. 


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